sabato 5 giugno 2010

Massime (3)

E' affascinante notare come tanto più triste vai a dormire, quanto più belli e appaganti saranno i sogni. Tanto più disperato appoggi la testa sul cuscino, quanto più il tuo stato d'animo sarà come cancellato al risveglio. Capita persino di riuscire a ricominciare un sogno riaddormentandosi dopo essersi svegliati per un attimo. Seppure per pochi minuti, quel benessere automatico, forse immeritato, lascia la piacevole sensazione di avere un alleato, di non poter essere mai davvero da soli.

domenica 14 febbraio 2010

The same old fears

Una volta, scherzando ma non troppo, mi hai detto che sono un compagno con dei limiti.
"Altroché se ne ho!", risposi io, desiderando come al solito dire molto più.
Il principale dei quali è il trovarmi spesso a pochi metri da cose belle e importanti.
E non riuscire proprio mai ad allungare la mano.

mercoledì 13 gennaio 2010

The Atom - Ani DiFranco




Altra traduzione di quel piccolo genio che è Ani DiFranco.
Dal suo ultimo disco "Red Letter Year", ecco il testo di "The Atom", ironica e provocatoria invettiva contro i creazionisti e i fondamentalisti cristiani americani.

L'Atomo

La gloria dell'atomo
richiede un mondo devoto.
Il modello primario
per l'intero universo.
Sì, cantiamo le sue lodi,
chiniamo il capo in preghiera
alla magnifica coscienza
che lì si incarna.

L'unità più piccola della materia,
con i suoi elettroni orbitanti
che ricordano il sistema solare,
come un falco all'alba sulle colline.
L'unità più piccola della materia
che accomuna gli uccelli le rocce gli alberi
e e me e te.

Oh sacro è l'atomo,
il vero disegno intelligente
a cui tutta l'evoluzione
è graziosamente allineata.
La singola struttura
da cui tutto si distilla:
l'aria
il fumo della foresta laggiù
e le colline.

Lasciami in pace qui,
circondata da tutto ciò che è reale,
lontano dai confini
dell'Inquisizione ai tempi del computer*
Lasciami qui sveglia,
lasciami qui a guarire.

Gli esseri umani sono un incrocio
fra le scimmie e le formiche.
Puoi vederci dalla tua astronave
mentre sciogliamo il ghiaccio dei poli
con la nostra arroganza.
Raduna un convegno di angeli
vestiti in tenuta antisommossa:
ci siamo messi in grossi problemi
quaggiù.

Ho un prozio
che ha lavorato alla costruzione della bomba atomica
ha avuto un premio Nobel per la Fisica
e un posto in questa canzone.
E scommetto che non c'erano finestre
o donne nella stanza
quando si sono dedicati
alla pura scienza
della bomba **

Sì, trafficare con l'atomo
è la più alta forma di blasfemia,
che tu stia creando armi
oppure semplicemente elettricità.
Che qualcuno mi dia un pulpito,
sono chiamata a perseguire
i maniaci eretici
dell'era nucleare!

Che i religiosi si occupino di religione
Che i consumatori ci capiscano qualcosa
Che gli scienziati si facciano un'idea
Che gli attivisti facciano il loro dovere
Che l'industria si formi una coscienza
Che i miti ereditino la terra
Che parli la divinità della natura

La gloria dell'atomo
richiede un mondo devoto.
Lo schema primario
dell'intero universo.
Sì, cantiamo le sue lodi
e chiniamo il capo in preghiera
alla magnifica Coscienza
che lì si incarna.

* è un riferimento all'Ordalia, una prova dolorosa a cui dagli inquisitori medievali sottoponevano gli accusati per sancirne l'innocenza o la colpevolezza: in molti casi l'accusato doveva afferrare un pezzo di metallo bollente e veniva scagionato se sopravviveva alla prova e se le sue ferite guarivano. E' probabile che qui Ani alluda, metaforicamente, all'assurdità dei ragionamenti dei fondamentalisti religiosi.

** pura scienza del "boom!" nel testo