giovedì 1 agosto 2013

Una lettera aperta di Roger Waters

Ho tradotto rapidamente la lettera aperta che Roger Waters, storico leader dei Pink Floyd che sta portando in giro per il mondo la sua celeberrima opera rock "The Wall", ha indirizzato al Rabbino Abraham Cooper, che lo aveva pesantemente attaccato per lo show in questione, definendolo anti-semita e addirittura simpatizzante del nazismo.

Ritengo che la risposta di Roger sia illuminante ed emozionante e spero circoli il più possibile.

Una lettera aperta di Roger Waters

Ci sono stati alcuni commenti su internet sullo show The Wall in Belgio sui quali sento di dover rispondere.

Un certo Alon Onsuf Asif, israeliano che vive in Belgio, è venuto allo show in Belgio la settimana scorsa ed essendo un buon osservatore ha notato una Stella di Davide sul Maiale che viene distrutto dal pubblico alla fine dello show. Così Alon ha diligentemente ripreso il nostro maiale sul suo telefono, ha pubblicato il video e contattato il giornale Israel Daily, Yediot Ahronot. Questa storia è stata debitamente presa in considerazione dal sempre attento Rabbino Abraham Cooper, decano del Centro Simon Wiesenthal e la sua assolutamente prevedibile invettiva è visibile qui:

http://www.algemeiner.com/2013/07/24/massive-pig-balloon-at-roger-waters-concert-features-star-of-david-video/.

Spesso posso ignorare questo tipo di attacchi, ma le accuse del Rabbino Cooper sono così violente e bigotte che richiedono una risposta.

Caro Rabbino Cooper,

ritengo che il suo sfogo sia incendiario ed inutile e direi che esso può soltanto impedire il progresso verso la pace e la comprensione fra i popoli. E’ inoltre estremamente insultante verso di me personalmente, perché mi accusa di essere “anti-semita”, “uno che odia gli ebrei” e “simpatizzante del nazismo”.

Ho tre osservazioni specifiche da fare:

1) Il suo uso dell’aggettivo “ANTI-SEMITA”

Innanzitutto le segnalo un comunicato della “Anti Defamation League”, un’organizzazione americana il cui scopo dichiarato è difendere gli ebrei e l’ebraismo da qualsiasi tipo di attacco. Hanno affermato recentemente che: “Mentre avremmo desiderato che Mr Waters evitasse di utilizzare la Stella di Davide, crediamo che non vi sia in ciò alcun intento anti-semita”

Dovrei sottolineare che nello show io utilizzo anche il Crocifisso, la Mezzaluna con la Stella, la Falce e Martello, il logo della Shell Oil, il simbolo del MCDonald’s e del Dollaro e il logo della Mercedes.

2) “UNO CHE ODIA GLI EBREI”? Ho molti cari amici ebrei, uno dei quali, significativamente, è il nipote di Simon Wiesenthal. Sono fiero di quell’associazione; Simon Wiesenthal è stato un grande uomo. Inoltre ho due nipoti che amo più della mia stessa vita, la loro madre, mia figlia adottiva, è ebrea e quindi, di conseguenza, mi dicono, lo sono anche loro.

3) NAZISTA? Non solo mio padre, secondo tenente Eric Fletcher Water, morì in Italia il 18 Febbraio del 1944 combattendo i nazisti, ma io sono stato cresciuto nell’Inghilterra del dopoguerra, dove ho ricevuto la più intensa educazione riguardo al nazismo in cui non mi è stato risparmiato alcun dettaglio sui crimini orrendi commessi nel nome della più stupida delle ideologie. Ricordo le amiche di mia madre Claudette e Maria, ricordo i loro tatuaggi, erano sopravvissute, due fra i fortunati.

Mia madre spese tutto il resto della sua vita nell’impegno politico per assicurare che il futuro dei suoi figli e nipoti, in realtà dei figli e nipoti di tutti, neri, bianchi, ebrei e non ebrei, latini, asiatici, mussulmani, indù, buddisti ed altri, non avesse sul proprio capo una Spada di Damocle nella forma della disprezzabile Svastica nazista.

Per quello che riguarda, al meglio che mi è stato possibile, ho continuato sul sentiero dei miei genitori. All’età di quasi 70 anni, nello spirito di mia madre e mio padre e di tutto quello che fecero, ho mantenuto le mie posizioni al meglio che posso, in difesa della Signora Libertà.

Lo show The Wall, da lei attaccato in maniera tanto infondata, è molte cose. E’ riflessivo, esalta la vita, è ecumenico, umano, pieno d’amore, contro la guerra, contro il colonialismo, per l’accesso universale alla legge, per la libertà, per la collaborazione, per la pace, per il dialogo, anti autoritario, anti fascista, anti apartheid, anti dogmatico, internazionale nello spirito, musicale e satirico.

Non è:

ANTI-SEMITA o PRO-NAZISMO

Mi capita spesso di venire attaccato dalla lobby pro Israele per il mio sostegno alla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) che non tratterò in questa sede, chiunque sia interessato, può accedere al discorso che ho tenuto alle Nazioni Unite il 29 Novembre dell’anno scorso.

In ogni caso dirò questo, in una teocrazia è quasi inevitabile che il simbolo della religione venga confuso col simbolo dello Stato, in questo caso dello Stato di Israele, uno Stato che opera l’apartheid sia all’interno dei suoi confini sia nei territori che ha occupato e colonizzato fin dal 1967.

Che piaccia o meno, la Stella di Davide rappresenta Israele e le sue politiche ed è legittimamente soggetto a qualsiasi forma di protesta non violenta. Protestare pacificamente contro le politiche razziste sia interne sia estere di Israele non è ANTI-SEMITA. Il suo argomento per cui poiché io critico le politiche del governo di Israele io dovrei far parte della Fratellanza Mussulmana è risibile, e di nuovo, un affronto personale. Ho speso la mia intera vita rivendicando la separazione fra Chiesa e Stato.

Ad ogni show di The Wall, nell’intervallo invito nel backstage 20 veterani di guerra di ogni paese in cui ci troviamo di volta in volta, per incontrarsi e scambiarci strette di mano, auguri e ricordi. Una volta, circa un anno fa, un veterano più anziano, dei tempi del Vietnam, mi si è parato davanti, mi ha porto la mano, che io ho stretto e che lui non lasciava andare, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “Tuo padre sarebbe orgoglioso di te”.

Le lacrime mi hanno bruciato occhi.

The Wall è fatto anche per lei e per tutti i Rabbini Cooper lì fuori.

Venga allo show!

Con amore,

Roger

Ps: Per mettere le cose nella giusta prospettiva. Il maiale gonfiabile che ha tanto offeso lei ed Alon compare in ogni show dal settembre del 2010, sono 193 spettacoli, la sua è la prima lamentela. Quel maiale rappresenta il Male e più specificamente il male di un governo che sbaglia. Noi facciamo dono di questo simbolo di repressione al pubblico alla fine di ogni spettacolo e le persone fanno ogni volta la scelta giusta, lo distruggono.

Nessun commento: